Primo Sindaco del Comune di Montelanico dopo l’Unità d’Italia 1871-1875

Mazziniano di provata fede combatté al fianco degli eroi del Risorgimento con la Repubblica Romana del 1849. Espatriato a Montelanico si mise a capo del movimento mazziniano nei monti Lepini, subendo una condanna a 12 anni di prigionia, Tornato a Montelanico venne eletto primo sindaco dell’Unità d’Italia. Memorabile e sublime il suo testamento politico nell’ultimo consiglio comunale: “Martire della libertà, prigioniero di quindici anni per la causa più giusta del mondo, voi mi avete visto soffrire ed impoverire, senza neppure emettere un lamento e senza il conseguimento di un premio. Che dissi? Io lo ebbi questo premio e fu il trionfo della patria oppressa superba che dopo quasi 14 secoli, io sia stato il primo nel suolo natio a segnare il nome dei fasti della gran Patria Italiana, risorta a libertà”.